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5 modi per lavorare insieme

Com’era la vita degli astronauti MACOEV prima dell’emergenza? Siamo tipi empatici e ci piace socializzare: siamo curiosi e appassionati, eravamo soliti mangiare insieme in pausa pranzo e condividere le esperienze sui progetti. Le interazioni sociali di fatto alimentano le intuizioni che usiamo per fare il nostro lavoro di progettazione e sviluppo.
E adesso, cosa succede?

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5 modi per lavorare insieme - Lo smart working secondo MACOEV

Come la maggior parte delle aziende (ma direi anche famiglie), stiamo facendo i conti con il COVID-19 e su come questo cambierà il modo in cui porteremo avanti il nostro business, forse in modo irreversibile. E mentre lo facciamo, stiamo imparando molto dalle persone che ci circondano: i nostri colleghi, che hanno dovuto adattarsi allo smart working e a un nuovo modo di vivere il lavoro; i nostri clienti, le cui attività dipendono dalla difficile contingenza attuale e le cui priorità sono radicalmente cambiate in 24 ore; i nostri partner, che stanno affrontando il momento con metodi e strumenti diversi, ciascuno in base alla propria esperienza.

“Dalle emergenze e dalle limitazioni, non solo di spazio, possiamo creare molta innovazione", afferma Steve Luccisano, CEO di MACOEV. “È proprio la criticità che funge da accelerante e da stimolo per cercare una strada anche dove si vedono solo muri”.

Ma come possiamo trovarla, la strada? Ecco alcuni suggerimenti basati su ciò che stiamo imparando:

1. Smart is not remote

Flessibilità e autonomia. Questi sono i principi cardine dello smart working, cosa ben diversa dal semplice lavoro da remoto. Lo smart working è una modalità che prevede l'assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, aiutando il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. È fondamentale stabilire obiettivi misurabili sia con il team che con i clienti, scadenzare i contatti e infondere fiducia.

2. Creare il proprio digital kit di sopravvivenza

Premesso subito che non c’è una ricetta o una combo magica. Ci sono mille modi per organizzarsi, noi vi proponiamo il nostro, che finora ha funzionato.

  • Slack + Telegram (avete visto l’aggiornamento con l’organizzazione in cartelle?)
  • Google Meet (lo usiamo per i meeting interni ma anche molti nostri clienti si trovano bene)
  • Azure DevOps (pianificazione, collaborazione e PM per i dev)
  • Asana ( pianificazione, collaborazione e PM per i designer)
  • Adobe XD (wireframe, mockup, prototipi e validazione, di facile condivisione fra i team e con i clienti)

In aggiunta, stiamo rilasciando una nostra soluzione per il time&project tracking, con la quale possiamo tenere sottocontrollo i costi e i budget dei progetti, assegnare i progetti alle risorse, coordinare Project Manager, Account e amministrazione.Nei prossimi giorni andremo nel dettaglio ( segnatevi intanto Hourz by MACOEV e magari scriveteci per qualche info in più ).

3. Gestione del tempo

E non è una questione di software. È importante cercare una propria sana e onesta routine giornaliera, evitando distrazioni e perdite di concentrazione. Già, la concentrazione è la parte più difficile in questo momento, dovendo probabilmente condividere gli spazi con altre persone. È fondamentale quindi ritagliarsi uno spazio fisico proprio, con quello che riteniamo essere il nostro comfort. Detto ciò, smart working non vuole dire reperibilità h24 solo perché si è in casa, e soprattutto non significa partecipare a videocall ogni 15 minuti (tanto che hai da fare?!). Fiducia, responsabilità, organizzazione.

4. L’evoluzione della specie

Mantenere i contatti e alimentare la propria rete è sempre stato importante, in questo momento lo è ancora di più. Noi in MACOEV abbiamo sempre avuto apporti costanti sia con i nostri partner che con i nostri clienti, e lo abbiamo sempre ritenuto uno stimolo di crescita e confronto. Avere contatti non significa chiamarli semplicemente per assicurarsi un pagamento o provare a vendere qualcos’altro; in questo momento è importante anche dare supporto morale, confrontarsi sulle scelte aziendali, anche condividere le proprie preoccupazioni: questo significa portare le relazioni verso una maturità nuova, più profonda, ed evolvere una volta per tutte le figure commerciali (da battaglia o pseudo-consulenti che siano).

5. Quando non puoi farlo, impara

Sperimentare, condividere e poi sperimentare tutti insieme. Quante cose abbiamo rimandato negli ultimi mesi? Fare quel corso online, provare quello strumento, organizzare quel brainstorming fra team (a proposito, avete mai provato Mindmeister?). A volte le circostanze più avverse possono essere un'opportunità per fare un respiro profondo e decidersi a fare un passo. Tanto più che in questa situazione non siamo soli. In MACOEV sta accadendo proprio questo: ognuno, responsabilizzato, sta sperimentando per conto proprio ciò che aveva accantonato in un angolo, per poi condividerlo con il gruppo e validarlo tutti insieme.

In questo modo, siamo tutti distanti ma tutti vicini, forse come non lo eravamo mai stati. Siamo chiamati ciascuno a dare quel 1% in più, oltre al 110% che abbiamo sempre dato.In MACOEV abbiamo sempre creduto nelle menti creative che collaborano sinergicamente in uno spazio condiviso.Forse il COVID-19 ci ha spinto a diventare ancora più a nostro agio con il digitale e ad avere un maggiore spirito di collaborazione.Ciò che è certo è quando le cose torneranno alla normalità, non sarà la normalità a cui eravamo abituati prima.

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